FIP: riconoscimento circostanze attenuanti   

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Con C.U. n. 274 del 3 ottobre 2017 la Corte Federale d’Appello della FIP è intervenuta a seguito di un reclamo proposto da un tesserato avverso la sanzione della inibizione per mesi 8 subita in primo grado. La Corte, nell’accogliere parzialmente il reclamo, si è soffermata non tanto sulla colpevolezza del tesserato quanto piuttosto sulla commisurazione della sanzione precisando che “la condotta del reclamante non sia connotata da profili di particolare gravità tali da giustificare la sanzione irrogata dal Tribunale Federale. E se è corretto contestare l’aggravante … sembra altrettanto corretto ritenere applicabili, da un lato, le attenuanti generiche per assenza di pregiudizi disciplinari in capo al deferito e, dall’altro, l’attenuante della corretta e collaborativa condotta processuale, non potendo dimenticare che tutta la vicenda nasce proprio ed esclusivamente dalla missiva a firma del deferito contenente una vera e propria confessione sia pure parziale”. (F. Martini / FIP)