FIGC: Obbligo di motivazione degli atti AIA

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Con C.U. n. 17 del 9 ottobre 2017 il Tribunale Federale Nazionale della FIGC è intervenuto sul ricorso presentato da un tesserato A.I.A. avverso la delibera con la quale il ricorrente è stato impedito nella progressione dalla Commissione Arbitri Interregionali e quindi dimesso per limite di permanenza nel ruolo di commissario. Il Tribunale ritenendo fondato il ricorso e in accoglimento della censura avanzata dal ricorrente in ordine al difetto di motivazione ha precisato che “dal principio fondamentale della parità di accesso all’attività arbitrale discende, infatti, quale corollario necessario l’obbligo di motivazione degli atti con i quali si dispone l’avanzamento e la dismissione degli arbitri al fine di garantire l’imparzialità, la non discriminazione e la trasparenza delle decisioni”. (Greco/AIA)

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